mercoledì 19 novembre 2008

Mi mancano le conclusioni...

Ho un limite: "mi mancano le conclusioni, nel senso che ho l'impressione che niente finisca mai veramente"... Prendo in prestito le parole di Diego De Silva e le faccio mie...
Non so quanto sia strano questa cosa, ma è proprio così che faccio. Non riesco a chiudere una porta per bene. Lascio sempre che le conclusioni non siano così definitive come dovrebbero, invece, essere. Mi è capitato di conoscere gente che riesce perfettamente a "svoltare l'angolo" e iniziare una nuova vita. Invece, io no.
Io lascio sempre uno spiraglio perchè il passato possa tornare e entrare, se vuole. Il brutto è che so di sbagliare spesso. Ci sono cose per cui è giusto (non voglio chiamarlo utile, perchè non voglio mischiare l'utilità con i sentimenti...) lasciare che ci siano margini di ripresa. Ma quasi sempre, dopo aver messo un punto a qualcosa bisogna cambiare paragrafo. Anzi, capitolo. Se non proprio libro.
A me risulta semplice e scontato pensare a ieri e chiedermi "...ma se..." (c'è una corrente "letteraria" che ci campa con i "...ma se...", o meglio i "...what if...".). Ecco...io vivo il presente ma sono un nostalgico del passato...E mi accorgo che non è affatto un bene, per me e per chi mi circonda.
E' più forte di me. Mi dico di non cascarci ancora. Ma è difficile. Terribilmente difficile. "E se a settembre non avessi fatto quelle cose, ma ne avessi fatte altre???" Penso... - "Forse non avrei sentito frasi tipo "Ancora ai criaturi stai pensando???" " Mi rispondo... - "Ma ne avrei sentite altre" Mi dico - "E sono certo che mi starei chiedendo qualcosa di diverso" Conludo.
E allora? (Brutto questo "allora" ad inizio frase, ma è così colloquiale...) E allora sono qui a cuocere nel mio brodo, cercando di scoprire il modo di uscire da questo labirinto di seghe mentali che ogni volta mi costruisco. E l'uscita è qui, nella mia mente...so dove si trova...Devo solo trovare la strada per raggiungerla...
Andrea

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