venerdì 21 novembre 2008

Eternal Sunshine of the Spotless Mind

Più di qualcuno potrebbe non riconoscere il titolo di questo bel film interpretato da un bravissimo Jim Carrey. Non se ne deve proccupare. Qualche pazzo in Italia lo ha tradotto come "Se mi lasci ti cancello", che francamente fa pensare più ad una ridicola commediola in classico stile stelle e strisce (della serie, "Se scappi ti sposo"...) che a quello che in realtà la pellicola è: un ottimo film, la cui sceneggiatura vinse anche l'Oscar nel 2005, con dei contenuti che sono tanto oscurati dal titolo italiano quanto valorizzati da quello originale.

Mi è capitato di pensare più di una volta alla possibilità di poter eliminare i ricordi - tutti i ricordi, ovviamente - legati ad una persona e alla vita vissuta insieme.

Ecco. Cancellare, nel senso più brutale del termine, una persona. Non ricordarsi più nulla di lei tanto da non riconoscerla nemmeno guardandola negli occhi. Dimenticare il bene e il male che ci si è scambiati nel corso nel tempo. "Sopprimere" il passato.

Ho riflettuto a lungo su questo, come è mio costume...le porte socchiuse, sempre loro, non mi abbandonano nemmeno oggi...

Quattro anni fa rispondevo a questa domanda nel modo più terribile. Per me dimenticare era tutto. Avrei volentieri rinunciato alla vita stessa pur di non continuare a pensare a ciò che avevo perso. A ciò che era stato. A ciò che non sarebbe mai tornato. Ero sciocco, forse. Ma ero in uno stato di disperazione totale che non mi faceva più essere me stesso. Pensavo e dicevo cose che successivamente mi hanno fatto vergognare. Non reagivo. Avrei davvero voluto cancellare tutto e ripartire dall'inizio. Una lavagna perfettamente pulita. Senza ricordi. Senza emozioni. Senza passato.

Quattro anni fa.

Adesso no. Ora la mia risposta è completamente differente.

Non rinuncerei mai a nessun attimo della mia vita. Anche i momenti brutti, le esperienze negative, i giorni difficili voglio che restino scritti nella mia mente, indelebilmente. Non vorrei mai che nessun mio ricordo venisse distrutto. Perchè i ricordi sono parte di me. Sono il mio ieri che si riversa nel mio oggi. Sono ciò che mi ha fatto diventare l'uomo che sono.

Ma non sono solo i momenti grandiosi che voglio tenere ben stretti. Sono le piccole cose.

Non vorrei mai dimenticare Giuseppe che mi prende in giro per le mie orecchie tappate dopo il volo da Praga. Annina che mi chiama "Dottor Zoidberg". La fila fatta con Alessio per prendere i biglietti per Foggia-Cremonese. L'abbraccio di Roger dopo il rigore di Grosso in finale.


E non dimenticherò mai quella fontana al Giardino del Lussemburgo a Parigi. Pane e brique come pasto. Il silenzio. Il mondo che si muove intorno ma che non ci tocca. La mancanza di qualsiasi altro desiderio che prolungare l'attimo. La serenità.


La serenità.


Andrea

1 commento:

  1. abbraccio..ma anche lacrime amico mio..lacrime di gioia, di speranza, di vittoria..non permettere mai a nessuno/A di arrivare a farti pensare di cancellare i tuoi ricordi..la strada che hai percorso con tutto ciò che hai fatto e non..quella è parte di te..

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